• 31 Lug 2022

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

La zona di Forni di Sopra, un territorio di passaggio fra le Alpi Carniche e le Dolomiti. La vallata di allarga, le montagne si alzano e hanno un aspetto più roccioso. Lo spirito delle pendenze resta invece carnico.
Ciò è una costante per tutti i percorsi nel circondario, come il Forni di Sopra - Malga Tartoi - Casera Lavazeit con il quale si condivide metà tracciato, come altri tracciati sempre all'interno della vallata: Forni di Sopra - Malga Tartoi & Malga Tragonia - Sentiero, Forni di Sopra - Rif. Pacherini d'inverno e la versione mtb-trekking Forni - Rif. Pacherini - M.te Pramaggiore, Forni di Sopra - Rif. Giaf - Estivo e Forni di Sopra - Rif. Giaf - Invernale.
Novità 2020 lo spettacolare Forni di Sopra - Gravity Park con i suoi pistini downhill impegnativi e divertenti allo stesso tempo all'interno del comprensorio del Varmost.

La partenza è dalla piazza di Forni di Sopra, subito si entra in un vicolo per prendere la strada verso le Malghe Tartoi e Tragonia. Dei cartelli illustrano già all'inizo a cosa si va incontro, vedi la prima foto.
La prima metà circa della salita è su asfalto e cemento, via chiusa al traffico e con serie di piccoli rettilinei e tornanti che fanno prendere quota in un attimo. Il passaggio fra due grandi stavoli e l'avvicinamento al greto del Torrente Tolina segnano il calmarsi (non la fine) delle rampe. Infatti si prosegue con il corso d'acqua sulla destra, ora quasi sempre su strada bianca. In prossimità di un guado, il tracciato devia a sinistra per superare il torrente tramite due ponti.
Un paio di tratti ancora cementati portano al bivio fra le Malghe Tartoi a Tragonia. Stavolta proseguiamo a sinistra, salendo verso la prima malga. La pendenza ora è o bassa o media: i tratti pendenti sono sempre seguiti da parte tranquille.
All'alzarsi di quota si nota il rarirsi degli abeti; l'ingresso al prato segna anche l'arrivo alla Malga Tartoi.

Poco prima della malga, sulla sinistra inizia un sentiero che attraversa il prato in direzione Ovest. Noi proseguiamo su quello. Un miscuglio fra pezzi larghi e pezzi stretti, fra salite e discese fanno effettuare complessivamente un traverso verso il Varmost. Abbondanti piogge hanno rovinato diversi tratti del sentiero, nonostente questo i pezzi non ciclabili sono pochi e lunghi al massimo qualche metro.
Una bella discesa e traversi esposti fanno girare attorno al Monte Col della Dria, cambiando vallata. Il passaggio accanto ad un praticello lungo uno slalom fra gli alberi segna l'arrivo alla strada per il Varmost.

Dal sentiero, di fronte la strada verso il Rif. Som Picol, in discesa, a sinistra, e verso il Rist. Varmost, in salita, a destra.
Per quasi dimezzare la difficoltà tecnica del percorso basta ora scendere a sinistra lungo la strada arrivando senza deviazioni o altro al centro di Forni di Sopra.
Ma MTB Friuli non è questo, e quindi noi saliamo a destra.
Ciò che manca sono circa 150m di ascesa per una lunghezza di... meglio non saperlo. Sono davvero troppo pochi. Il primo pezzo è un rettilineo su ghiaia al limite del ciclabile vista la scarsa aderenza. Superato quello, seguono dei tornati degni di nota ma "umani" rispetto a quanto già fatto. Eccoci allora al comprensorio con ristorante, impianto di risalita e malga del Varmost.

A destra (Nord) della malga parte una pista di sci da discesa e rispettiva strada sterrata all'interno che seguiamo fino ai pressi di una stazione di risalita.
Qui si svolta a destra prendendo il sentiero 242. Complessivamente ha uno sviluppo con alta pendenza all'inteno del bosco, con radici lungo il sentiero. Numerosi tornanti per tutto lo sviluppo, molto stretti, al limite del realizzabile in sella. Il sentiero, per più di metà della discesa, è molto stretto ed esposto.
Facendo scorrere bene la bici e sempre con prudenza si riesce a realizzare praticamente tutta la discesa in sella.

Al calmarsi della discesa si prosegue dritti guadando un rigagnolo ed abbandonando il tracciato del navigatore ed il vecchio sentiero che procedeva sulla sinistra.
In breve si giunge ad un edificio, prima del quale si svolta a destra seguendo l'indicazione per Forni.
Adesso si corre su largo sentiero con tratti comunque pendenti e non scontati tecnicamente. L'arrivo al prato di una casa segna il passaggio allo sterrato di congiunzione con l'anello del Tagliamento: con attenzione si oltrepassa la statale del Mauria per scendere allo sterrato del Tagliamento, la pista da fondo durante l'inverno.
Si corre adesso su strada bianca accanto al Fiume Tagliamento. Esso viene attraversato diverse volte con una serie di ponti e salite e discese fino all'arrivo al compresorio Davost. Ora nel paese, a sinistra si sale alla piazza principale, termine del giro.

Un percorso davvero bello, sia paesaggisticamente che ciclisticamente. La presenza di tratti tecnicamente difficili richiede certamente preparazione, senza togliere un kit completo di protezioni da discesa. Evitare in seguito a piogge.
Il percorso ha una lunghezza di 18km ed un dislivello di 1000m.
NOTA: percorso rifatto a Lug 2022, GPX non aggiornato! Durante la discesa sul sentiero 242, dopo il tratto ripido a tornati stretti, un rettilineo porta ad un rigagnolo. Il vecchio gpx procede a sinistra. Ora si consiglia di procedere dritti. Raggiunta una casa si svolta a sinistra, procedendo e ricollegandosi in breve al tracciato per navigatore.

Uscendo dal paese di Forni di Sopra, mezza salita su asfalto e cemento.

Dante visitò Forni, poi scrisse la Divina Commedia, iniziando con "Lasciate ogni speranza o voi che entrate".

La perte alta della salita alla Malga Tartoi.

Inizialmente lungo il fiume su sterrato; misto di tratti tranquilli e salite con medio/alta pendenza.

Al prato della Malga Tartoi.

Alcune decine di metri prima (sotto) la malga inizia a sinistra il sentiero del traverso verso il Varmost.

Pezzo del traverso.

Dentro il bosco, non esposto, largo ma con buona pendenza.

La seconda parte, più stretta e con tratti rovinati.

In totale, le parti non ciclabili sono poche brevi, solo alcuni metri.

A termine sentiero, a sinistra la discesa a Forni di Sopra.

Noi invece saliamo a destra. Sì, proprio per di là.

Parte inizale della discesa dal Varmost lungo la strada bianca.

Qui inizia il sentiero 242 verso il fondovalle.

Sentiero della discesa.

Molti pezzi con fondo stretto.

Presenti numerosi tornanti stretti, al limite del realizzabile.

Da notare anche l'esposizione, marcata su tutta la discesa.

Sull'Anello di Forni, ricavato all'interno degli alberi caduti nel Novembre 2018.

Tratti con discesa ripida e tecnica, anche se larga.

A fondovalle, accanto al Fiume Tagliamento.

D'inverno questa è la pista da sci da fondo.

Diverse alternative alla strada.

Una di queste è il ponticello sul Tagliamento.