• 12 Set 2021

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Il Monte Matajur: la cima principale del Cividalese, l'estremità orientale delle Alpi Italiane. La quota della cima è 1640m, scarsa confrontata con le altre Alpi ma elevata rispetto alle montagne circostanti. Questo porta ad un'ottima vista panoramica dalla cima: il gruppo del Monte Canin a Nord e del Monte Nero a Est con lo sguardo sulla pianura e fino alla costa.
Dal panorama si guardano dall'alto tanti di altri percorsi: Cividale del Friuli - Monte Joanaz, Purgessimo - Chiesa dei Tre Re, Cividale del Friuli - Montefosca - Ravosa, Purgessimo - Castelmonte - Picon, Merso di Sopra - Tribil di Sopra, oltre alla tappa n.3 del ConTOUR FVG che costeggia inizialmente il Monte Matajur.
Due percorsi simili e che condividono parte dello sviluppo sono Savogna - Monte Matajur, San Pietro al Natisone - Passo Glevizza - MataDown e San Pietro al Natisone - Passo Glevizza - Savogna.

La partenza è dal paese di Savogna all'interno della vallata con la strada principale per il Monte Matajur. L'inizio ripido attraversa il paese e prosegue su una strada bianca; usciti dall'abitato la pendenza diminuisce e si procede con poca pendenza verso il borgo di Ieronizza. Si passa quindi all'asfalto e alla salita. La strada che si percorre non è la principale e quindi poco trafficata, soprattutto nelle giornate o stagioni non turistiche. La pendenza è moderata, ~10%, e costante durante tutto il tracciato. Oltrepassato il paese di Stermizza ed i borghi di Podoreg e Franz si giunge a Montemaggiore, il paese principale della vallata.
Si entra quindi nella strada principale, più trafficata e larga allo stesso tempo. In un paio di chilometri con pendenza medio-bassa e ampia vista attorno si giunge al Rifugio Pelizzo, quota 1325m.

Il tracciato "Savogna - Rif. Pelizzo - Sella Glevizza" non sale fino in cima al Matajur ma inizia la discesa direttamente dal rifugio. Dopo poche centinaia di metri, presso il parcheggio per camper, il tracciato abbandona la statale per procedere lungo la traccia del Triajur.
Ovviamente questo è evitabile proseguendo sull'asfalto e ricollegandosi al percorso nella piazza di Montemaggiore.
La discesa è inizialmente sul prato, mantenuto in occasione dell'evento, solitamente a fine estate. La pendenza iniziale è alta ed il pendio viene affrontato direttamente. Il fondo erboso rischia di rendere scivoloso il tratto. Una bella rampa porta alla statale (attenti all'ingresso!!!), attraversansola per continuare la discesa sul prato, come fatto prima ma con una pendenza ancora maggiore e prossima al 30%.
Superata questa parte si entra nel bosco correndo su un sentiero. Inizialmente comodo, dopo l'attraversamento di una strada bianca si incontrano dei tornanti e tratti stretti ed esposti, con fondo roccioso. L'esempio di questo è l'arrivo alla strada principale e al paese di Montemaggiore.

Si attraversa l'abitato, si ripercorre la strada della salita per abbandonala subito svoltando a destra e proseguendo su asfalto verso la Sella Glevizza.
Dal passo parte subito la discesa, anzi, un piccolo assaggio di discesa che porta a dei traversi per oltrepassare due montagnette e condurre alla vera discesa. Questo primo tratto ha sentiero stretto e con diverse rocce e scalini.
Evidente invece il passaggio al sentiero della discesa, larga e con fondo uniforme fino ai pressi del Monte San Giorgio. Proseguendo dritti al quadrivio, si prosegue sempre su sentiero il quale si restringe, rimandendo all'interno del bosco, senza tratti esposti (dirupi) ma sempre accando ad un buon pendio. Da qui in poi non è solo discesa ma si presentano numerosi e brevi tratti pianeggianti o piccole salite.
Al secondo incrocio, prima del Monte San Canziano, si prosegue mantenendo la destra e continuando la discesa lungo il sentiero 749. Il sentiero maniene la difficoltà e le caratteristiche del tratto precedente, aggiungendo due passaggi in cui prestare attenzione: discesa fra rocce e passaggio sotto un albero.

Il percorso per navigatore prosegue dritto sul MataDown fino al bivio successivo dove svolta a sinistra (come MataDown) e di nuovo subito a sinistra, abbandonando il MataDown.
Si è ancora su sentiero che scende giù veloce al paese di Vernassino. Questo viene attraversato per riprendere un altro sentiero che andrà a concludere la discesa sbucando a Savogna. Quest'ultimo tratto presenta diverse rocce e scalini.
Generalmente fluibili come sentieri, hanno tutti - per tutto lo sviluppo della discesa - tratti e/o passaggi tecnici.

Il tracciato presenta diverse caratteristiche interessanti: salita considerevole ma senza difficoltà, panorama impeccabile, discesa tecnica, veloce, divertente.
Dato il fondo in terriccio si consiglia di percorrerlo quando il fondo dei sentieri è compatto, non fangoso o scivoloso.
Lo sviluppo è di 23km con 1150m di dislivello positivo.
MTB Friuli ringrazia Lamberto, Ambra, Marco, Francesco per la partecipazione.

L'inizio al paese di Savogna.

Partenza in salita.

Lo sterrato che porta all'interno della vallata.

Non in ottime condizioni, bassa pendenza.

L'asfalto verso il paese di Montemaggiore.

Non è la strada principale: poco trafficata.

La parte finale sulla statale per il Rif. Pelizzo.

Larga, pendenza moderata, vista aperta sulla pianura.

La traccia dal Rif. Pelizzo a Montemaggiore.

Pendenza del 30%; non sempre agibile.

La parte inferiore, dentro il bosco.

Sentiero agibile tutto l'anno, tratti con rocce.

L'arrivo a Montemaggiore: passaggio tecnico.

Attenzione alla statale.

Strada di collegamento fra Montemaggiore e Sella Glevizza.

In leggera salita, richiede pochi minuti.

Collegamento e prosecuzione lungo il MataDown.

Il primo chilometro con traversi e piccoli saliscendi.

In questa parte - ma presente anche altrove - rocce sul sentiero.

Tutto percorribile in bici, evitare quando bagnato.

Nei pressi del Monte San Canziano. Attenti al bivio!

A sinistra per Savogna. Stessa difficoltà del tratto precedente.

La parte finale fra il paese di Vernassino e Savogna.

Ripido e con rocce. Passaggio a sterrato e arrivo al paese.