• 7 Apr 2019

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Il percorso si svolge nella vallata dove nasce il Fiume Natisone; la salita verso la cima del Monte Matajur presenta delle belle viste panoramiche sulla vallata e qualche scorcio della pianura. Le caratteristiche di questa zona hanno fatto sì che MTBfriuli realizzasse diversi tracciati: Cividale del Friuli - Monte Joanaz, Purgessimo - Chiesa dei Tre Re, Purgessimo - Castelmonte - Picon, Cividale del Friuli - Montefosca - Ravosa e Merso di Sopra - Tribil di Sopra.
Immancabile il passaggio del ConTOUR FVG nella terza tappa, la quale attraversa tutta la zona.
I tracciati Savogna - Monte Matajur e Savogna - Rif. Pelizzo - Sella Glevizza sono sullo stile di questo; il percorso San Pietro al Natisone - Passo Glevizza - Savogna invece rappresenta la variante "misto" di questo tracciato.

L'inizio è nel centro del paese di San Pietro al Natisone, si oltrepassa il fiume su un ponte "acrobatico" per poi procedere su un lieve saliscendi su asfalto di riscaldamento prima della salita, il cui inizio è presso il paese di Ponteacco.
Un'ascesa inizialmente su asfalto fino all'abitato di Mezzana per poi proseguire su sterrato in quota: il tutto con una pendenza mediamente non alta ma con alcuni tratti - lunghe poche decine di metri - di salita più ripida, ma nulla di spiccato confrontato ad altri itinerari nei paraggi. Sono presenti tratti pianeggianti e piccole discese; insomma, la salita presenta posti per riposare e prendere fiato, cosa abbastanza rara da queste parti.
Giunti al paese di Mersino Alto si ritorna all'asfalto secondario che prosegue la salita, stavolta, con pendenza omogenea che fa terminare l'ultima parte della salita giungendo Passo Glevizza, uno slargo in quota nel versante Sud del Monte Matajur.

Dal Passo Glevizza parte subito la discesa, anzi, un piccolo assaggio di discesa che porta a dei traversi per oltrepassare due montagnette e condurre alla vera discesa. Questo primo tratto ha sentiero stretto e con diverse rocce e scalini.
Evidente invece il passaggio al sentiero della discesa, larga e con fondo uniforme fino ai pressi del Monte San Giorgio. Proseguendo dritti al quadrivio, si prosegue sempre su sentiero il quale si restringe, rimandendo all'interno del bosco, senza tratti esposti (dirupi) ma sempre accando ad un buon pendio. Da qui in poi non è solo discesa ma si presentano numerosi e brevi tratti pianeggianti o piccole salite.
Al secondo incrocio, prima del Monte San Canziano, si prosegue mantenendo la destra e proseguendo la discesa lungo il sentiero 749. Il sentiero maniene la difficoltà e le caratteristiche del tratto precedente, aggiungendo due passaggi in cui prestare attenzione: discesa fra rocce e passaggio sotto un albero.

Il sentiero si allarga e riporta allo sterrato della salita sopra la località di Mezzana. Si prosegue su sterrato, sull'asfalto nel paese, per ritornare subito allo sterrato (CAI 749).
Piccole salite per ritornare al crinale e alla divertente discesa su strada sterrata praticamente fino all'ingresso del paese di San Pietro al Natisone, arrivo del giro.

L'itinerario non presenta tratti difficili in salita, passaggi più tecnici ma non esposti in discesa. Evitare dopo le precipitazioni.
In totale sono 29km con 1250m di dislivello in salita.
MTB Friuli ringrazia Nicola, Michele, Matteo, Dario, Gianmaria, Massimiliano, Andrea e Francesco per la partecipazione.

La facciata maestosa della chieda di San Pietro al Natisone.

All'incrocio, a sinistra per raggiungere il ponticello sul fiume, evitando la statale.

Durante la salita da Ponteacco a Mezzana.

Strada asfaltata, davvero poco trafficata e con pendenza media ed uniforme.

Oltre l'abitato di Mezzana.

Inizio dello sterrato, ormai in quota, che condice verso il Monte Matajur.

Pendenza media moderata durante lo sterrato con addirittura qualche discesina.

Assieme ad alcune rampe, brevi ma robuste.

Ormai in quota, all'apice della Valle del Natisone.

Ottime viste sulle montagne circostanti fino al mare del Golfo.

Oltre il Passo Glevizza, il tratto che raggira due piccoli monti e porta al crinale.

Non sono presenti passaggi "impossibili" ma numerosi ostacoli come rocce e scalini, oltre alla strettezza del sentiero.

Un esempio di quanto affermato nella precedente didascalia.

Tutti questi ostacoli sono visibili da lontano.

Esempio di tratto fra il Monte San Giorgio e l'arrivo alla strada.

Non esposto ma che richiede attenzione (e protezioni!).

Parte superiore della discesa, senza ostacoli.

Sebbene il sentiero sia stretto, il pendio a lato ha bassa pendenza.

Parte alta della discesa, con sentiero facilmente visibile.

Fondo largo e libero da ostacoli.