• 1-2 Nov 2014

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Il percorso Sappada - Laghi d'Olbe si svolge appena al di fuori della regione Friuli - Venezia Giulia, nella regione Veneto, all'inizio delle Dolomiti. Le montagne cambiano rispetto alle Alpi Carniche e Giulie: le vallate sono più ampie, si sale con la quota. L'arrivo è a quasi 2200m in un ambiente tranquillo, circondati da tre laghi oltre che da un panorama indimenticabile. Il periodo consigliato per questo percorso è l'autunno, la sua tranquillità fa perdere la cognizione del tempo. D'altronde è da considerare i suoi svantaggi, come la variabilità del tempo, le temperature, la durata delle giornate.
La bellezza della zona fa sì che diversi giri di MTBFriuli la percorrano: il versante Est del Monte Lastroni viene costeggiato dal tracciato Pierabech - Passo Sesis, dall'altra parte del Monte Peralba invece si svolgono i percorsi Frassenetto - Casera Monte dei Buoi - Monte Volaia - misto mtb e trekking -, Rigolato - Malga Tuglia - Monte Talm, Collina - Rifugio Marinelli - Givigliana e Sappada - Cadore - Val Pesarina - della categoria misto ma adatto al freeride, e Forni Avoltri - Malga Tuglia, più semplice come tecnica ma non banale come sforzo. Per Sappada ci passa anche il ConTOUR FVG, il quale il settimo giorno attraversa la foresta a Sud di Sappada, costeggiando il Fiume Piave fino alla cittadina di Longarone.

Nota: la presentazione di questo itinerario è strettamente legata alle condizioni ambientali che abbiamo trovato! Si consiglia di valutare il meteo e le condizioni neve per giri di questo genere.

EQUIPAGGIAMENTO

In vicinanza dei laghi c'è una vecchia malga, utile in caso di pioggia, ma senza possibilità di alloggio, legna e quanto possa essere utile. Per quanto riguarda l'acqua, pur essendo circondati dai laghi, è meglio portare una bottiglia: nelle vicinanze ci sono piccoli rigagnoli, senza acqua in caso di carenza di pioggia. Dal terzo lago nasce un piccolo torrente: l'acqua lì scorre, ma viene dal lago dove è stata ferma!

Noi abbiamo portato in ogni caso buona parte dell’equipaggiamento, in particolare il kit da cucina (non ci sono alberi per la legna nelle vicinanze). In cosa consiste l’equipaggiamento? Guarda la pagina sull'attrezzatura.

GIORNO 1: SALITA

Il percorso inizia nella località Cottern di Sappada. Dal parcheggio si attraversa il cortile di una scuola e si prende subito la strada sterrata (CAI 135) che porta ai Laghi d'Olbe.
L'attacco del sentiero è veramente ripido e con fondo rovinato, migliora in poche centinaia di metri moderando la pendenza. La strada poi entra all'interno di una pista da sci da discesa. Molto buono: la qualità del fondo della strada, la bellezza del Rio del Molino, le sue cascate ed il canalone che lo fa scomparire.
Si giunge poi al tratto più duro, alcuni tornanti con pendenza veramente elevata: accettabile per un giro in giornata, pesante per chi porta l'equipaggiamento per due giorni. In quattro piccoli tornanti si sale di circa 180m.
Oltrepassato questo tratto si raggiunge un pianoro e poi il Ristorante Gosse. Riprende poi la salita sui sentieri CAI prima 140 e poi 138; la strada è stretta, pendente e con fondo sconnesso. Si trovano al salire una curva e un bel rettilineo fino a quota 2050m, si scende poi alla forcella (1980m) e si risale fino ai laghi (2180m). Rispetto al primo tratto (Sappada - Ristorante Gosse) questo richiede più tecnica, es. sassi e gradini, ma meno fisico, la pendenza da affrontare è minore.
Arrivati ai laghi si può godere di un bellissimo panorama, dovuto alla quota raggiunta e all'apertura della valle. Tracce di sentiero raggirano i tre laghi, salendo di quota e aprendo ulteriormente la vista.
Per chi campeggerà: non c'è un grande prato tutto in piano, ci sono solo delle piccole aree dove poter posizionare la tenda. A Nord-Est nel lago grande c'è un largo spazio con anche dei tavoli, è però all'interno di una concavità, è dunque meglio dormire al di fuori nel rischio di possibili precipitazioni.

GIORNO 2: DISCESA

Rispetto allo sforzo della salita del primo giorno, la discesa è un gioco. Il fondo della strada ha tratti sconnessi ma non troppo rovinati per non farti correre. E' da ricordarsi che questa è una zona turistica: è probabile trovare altre persone sulla strada! Una cosa su cui prestare attenzione sono i traversi: quando la strada è all'interno della pista da discesa sono presenti gli scavi per il controllo dello slittamento della neve. Sono delle canalette molto profonde. Inoltre la pendenza è molto elevata, così come la velocità che si raggiunge e la temperatura dei dischi dei freni.

Il tracciato ha una lunghezza di 13km per 1000m di salita.

L'attacco della salita, alta pendenza e fondo rovinato.

Durante la salita sulla pista da sci da discesa.

Il secondo giorno ti piace di più.

Nel pianoro vicino al Ristorante Gosse.

La salita poi riprende su una strada con meno manutenzione.

La parte finale della salita.

Strada senza manutenzione ma con un fondo con poco scivolamento.

In prossimità del primo Lago d'Olbe.

Si nota la pendenza del tratto rettilineo e delle curve precedenti, in basso a destra.

Lago grande d'Olbe, al tramonto.

Lago medio d'Olbe, al tramonto.

Il Monte Terza Grande al centro.

L'alba.

Il panorama va a coprire quasi tutte le Alpi del Friuli.

La fatica del primo giorno ha il suo perché.

Come descritto nell'introduzione, il periodo consigliato è l'autunno, con i suoi vantaggi e svantaggi.

La temperatura notturna può scendere al di sotto dello zero.

Come nella descrizione, i posti in piano adatti alla tenda sono pochi e piccoli.

Il Passo del Mulo sullo sfondo.

Nonostante i tre laghi, l'acqua potabile può scarseggiare.

Nella foto il piccolo torrente del terzo lago.