Non servono grandi spiegazioni o introduzioni per il Monte Zoncolan: sia dalla parte di Sutrio che da quella di Ovaro resta sempre una delle salite più impegnative del Giro d'Italia.
Al centro delle Alpi Carniche, in quel triangolo fra Paluzza - Comeglians e Villa Santina poco percorso (e percorribile) in bici, nonostante la sua bellezza. I percorsi nei pressi dello Zoncolan confermano questo: Cercivento - Panoramica delle Vette, Ravascletto - Monte Crostis, Villa Santina - Malga navas, Villa Santina - Malga Claupa, Cabia - Monte Tersadia hanno tutti buoni livelli di difficoltà fisica.

L'inizio della salita allo Zoncolan è presso lo slargo all'inizio della SP123, la salita allo Zoncolan - per le bici da strada.
Noi in mountain bike invece attraversiamo il centro di Sutrio per procedere fino alla frazione, poco distante, di Priola. Proprio lì ha inizio la salita: oltrepassate poche case si esce dall'abitato e la vista non lascia fraitesi.
Il tratto iniziale affronta bene il versante con una pendenza del 15%; salendo l'inclinazione si "attenua" con una media complessiva fino alla statale dello Zoncolan del 13.5%. Restando sui numeri, quest'ultima è anche la pendenza media del tratto finale dall'incrocio con la statale alla Sella del Monte Zoncolan.

La prima parte della salita è su una stradina poco frequentata dalle automobili, stretta e abbastanza ombreggiata dagli alberi. Poco utilizzata, si possono trovare tratti con ghiaia sulla carreggiata.
Quando si raggiunge la Località Zoncolan e quindi la statale la carreggiata raddoppia la larghezza e, sebbene sia trafficata, il fatto che ci siano pedoni e altri ciclisti fa rallentare le macchine e le moto.
Due tornanti sopra la Baita Goles e la strada attenua le curve e apre la vista alla sella, raggiungibile ora in pochi minuti.

Foto canonica presso la Sella del Monte Zoncolan per iniziare la discesa su sterrato al Rifugio Tamai. Si prosegue oltre continuando sullo sterrato in discesa verso la Malga Tamai. I due tornanti prima di questa sono su cemento vista la pendenza.
Segue un'altra salita che percorre il versante Est del Monte Arvenis; la pendenza non è molto diversa da quanto affrontato prima. La parte finale è su cemento. Oltrepassata, inizia la discesa su sterrato che passa nei pressi della Malga Agareit di Sopra per giungere alla Malga Meleit.
Attenzione: appena oltre quest'ultima, alla prima curva si procede dritti, abbandonando la strada cementata per proseguire su una carrareccia sterrata.

Un piccolo traverso, 600m circa, porta alla Forcella Meleit dalla quale inizia la vera discesa.
Da qua in poi uno sterrato in buone condizioni fa scendere alla Malga Dauda e quindi al fondovalle presso la frazione di Noiaris. Non sono presenti particolari difficoltà, prestare sempre attenzione ai traversi!
Poco prima del ponte si svolta a destra proseguendo sulla ciclabile che scende verso il Torrente But. Un guado segna l'inizio del tratto in direzione Nord ormai nel paese di Sutrio. Raggiunta la strada principale in breve si raggiunge il punto di partenza.

Lo sviluppo del percorso consiste in 29km con 1350m di dislivello positivo. Il fatto che non ci siano tratti in piano aumenta lo sforzo fatto in salita. La fama dello Zoncolan ha quindi un buon fondo di verità; c'è anche da dire che non sono presenti strappi con pendenze folli come, ad esempio, il Monte Forchia (la Stentarie) e il Rif. Marinelli da Timau.
Vista la posizione il percorso è realizzabile nei mesi estivi.
MTB Friuli ringrazia Cristian, Fulvio, Stefano, Matteo, Lamberto, Andrea, Lucio per la partecipazione.
Nota: Claudio segnala che a Giu 2023 il percorso "è perfetto, nessun problema"; Daniele segnala che a Lug 2023 "sporchetto ma sempre bello". Il tracciato originale è di Lug 2021.