• 25-26 Apr 2013

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

L'itinerario Remanzacco - Passo Tanamea - Val Venzonassa - Buia - Remanzacco non presenta difficoltà tecniche elevate: metà si sviluppa su sterrato, metà su asfalto, nessun tratto su sentieri (anche se, volendo...). Inoltre le strade percorse sono poco trafficate. Molto bello è il panorama lungo la prima salita che, in una bella giornata di sole, permette di vedere tutta la pianura fino al mare, molto carine anche la vallata dove si passa la notte, la Val Venzonassa e l'ippovia percorsa per ritorare al punto di partenza.
I due tratti principali dell'uscita sono per tratti comuni a due altri percorsi, corrispettivi al giorno 1 e giorno 2: la terza tappa del ConTOUR FVG e Rivoli Bianchi - Casera Ungarina - Val Venzonassa. In aggiunta, lungo tutto il percorso, si incrociano altri itinerari: Povoletto - San Daniele del Friuli - Panoramica, Nimis - Monteprato, Ciseriis - Flaipano, Gemona - Malga Cuarnan - Sella Foredôr, Basiliano - Ragogna - Martignacco e Martignacco - Colline.

Al contrario delle viste incontrate, la lunghezza ed il dislivello sono meno incoraggianti: 50+65=115km; 1250+1250=2500m. Teoricamente, il tracciato sarebbe percorribile in un giorno solo, ma con molto allenamento; scegliendo di portare tutta l'attrezzatura per il pernottamento questo sarebbe impossibile. Queste caratteristiche rendono questo giro simile a Sappada - Laghi d'Olbe.

EQUIPAGGIAMENTO

L'equipaggiamento è completo anche per questo giro. Innanzitutto, se si vuole svolgerlo come l'MTB Friuli team, servono tenda, sacco a pelo e materassino. Il tracciato finisce all'interno di un bosco, pianeggiante, molto comodo per la tenda.
Nelle vicinanze c'è il Ristorante alla Sorgente (3 km prima del termine del giro) ed il Pian dei Ciclamini (500 m oltre al termine del tracciato): contattarli per conoscere la disponibilità dei servizi.

Per chi rimane fedele alla modalità 'campeggio', è consigliabile portare tutto il kit per cucinare, compreso il fornello a gas - il bosco è pieno di legna, ma anche tante foglie secche... - e tutta l'attrezzatura come lampadina, coltellino, ecc. Una lista completa è disponibile alla pagina 'Percorsi'. Vicino al termine dell'itinerario sono presenti bidoni per la raccolta differenziata; quello dell'indifferenziato è però chiuso e dunque non utilizzabile. Riguardo l'acqua, alla fine del percorso di sente, a sinistra (Nord), un torrente che scende verso la vallata. L'acqua è difficilmente visibile: scorre in superficie per alcuni metri per poi scomparire nella ghiaia. Per prendere l'acqua bisogna camminare per circa 300 m lungo il bacino del torrente.

Oltre all'attrezzatura per il ciclismo, è consigliabile portare anche delle scarpe da trekking; un ulteriore consiglio è essere provvisti di vestiti pesanti poiché il sole tramonta presto dato che la vallata è orientata in direzione Est-Ovest.

GIORNO 1:

La partenza è presso il parcheggio del campo da calcio di Remanzacco. In un paio di km su sterrato e ciclabile si raggiunge una strada sterrata che costeggia il Torrente Torre fino al paese di Nimis. All'inizio bisogna attraversare il Torre: se non fosse possibile, è consigliato procedere lungo la strata asfaltata verso Salt (Povoletto), attraversare il torrente attraverso il ponte e, giunti alla rotonda, svoltare a destra; un paio di centinaia di metri dopo si raggiunge lo sterrato compreso nell'itinerario.

Ipotizzando di poter fare il percorso incluso nei tracciati per navigatore, la strada sterrata è molto comoda e ben tenuta. Strada larga all'inizio, per circa 2 km, diventa poi sentiero/mulattiera per 1 km, tranquillamente percorribile, e si ricollega ad uno sterrato. In tutto lo sterrato, gli unici 100 m che potrebbero presentare problemi sono situati all'inizio, all'attraversamento del bacino del torrente Torre, difficilmente ciclabile.

Poco prima del paese di Nimis si passa sull'asfalto, che verrà mantenuto fino alla fine del percorso del primo giorno. Oltrepassato il paese, si procede in direzione di Tarcento, per poi imboccare una strada secondaria. L'inizio non presenta forti pendenze mentre nei chilometri successivi la pendenza aumenta e rimane stabile fino al passo, dove è presente il faro della Julia. Lì inizia la discesa che porta fino alla strada principale che percorre tutta l'Alta Valle del Torre.
Il questa vallata la pendenza della strada non è elevata, la strada è larga e con buona visibilità; si sentono i km fatti prima, tuttavia la distanza per raggiungere l'arrivo è di 7 km.

GIORNO 2:

Il tracciato del primo giorno porta quasi al Pian dei Ciclamini: tale scelta è stata fatta perchè così, oltre al paesaggio, all'inizio del secondo giorno sono presenti 3 km di riscaldamento in discesa prima di una bella salita.
Questa è inizialmante asfaltata, poi cementata, con alcune centinaia di metri abbastanza ripidi. Non avendo parti sterrate, non ci sono problemi di slittamento.

Giunti alla Forcella Tacia si prende la strada sterrata che percorre tutta la Val Venzonassa in direzione del paese di Venzone. L'inizio, come si vede nella foto 11, è sconnesso: prestare attenzione nella discesa! La strada presenta inoltre due salite.
Arrivati alla vallata principale ed oltrepassato il Borgo Prabunello inizia la discesa che porta a Venzone. Alcuni tratti hanno il fondo in cemento; questo succede quando la pendenza supera il 15%.

Attraversato il centro di Venzone si prende, per poche centinaia di metri, la strada statale per poi girare a sinistra, lungo una via che è inizialmente asfaltata ma poi diventa sterrata e porta alla località Rivoli Bianchi. Oltrepassato il torrente si giunge alla salita che porta al passo S.Agnese. La salita ha solamente circa una 50ina di metri di dislivello ma un fondo molto sconnesso: nel caso si volesse/dovesse percorrela a piedi, il tempo perso non sarebbe molto.

Finita la discesa sterrata che porta a Gemona, si prosegue sull'asfalto che, attraverso strade secondarie, conduce fino a Buia, dove nuovamente si ritorna allo sterrato della nota pista ciclopedonale Ippovia. Uscendo al paese di Tavagnacco (attraverso strade asfaltate secondarie), si viaggia fino a riprendere lo sterrato a fianco del Torrente Torre che riporta al punto di partenza.

Parte iniziale, a fianco del Torrente Torre.

Il torrente viene attraversato per prendere questo sentiero; se i giorni prima non ci sono forti precipitazioni si è quasi certi di non trovare acqua nel bacino.

Passato il paese di Nimis si prende una strada per giungere a Lusevera.

La salita porta a 850m.s.l.m., un bel panorama nei giorni di sole.

Durante la salita, la catena montuosa che abbellisce l'Alta Val del Torre.

La notte verrà passata a destra/Est delle montagne della foto, la salita della mattina del secondo giorno sarà invece all'estremità sinistra/Ovest della catena.

La primavera presenta dei bei scorci paesaggistici.

Anche se può non sembrare, la strada è asfaltata.

Il faro della Julia.

Un monumento dedicato ai caduti per l'Italia: a chi, anche se contro la sua volontà, ha consegnato la sua vita al futuro della sua e nostra nazione.

Alta Val del Torre.

Salita lungo la strada provinciale, poco trafficata.

Tra la prima e la seconda galleria (brevi), c'è un ponte.

Questo è il Torrente Torre che scorre nel canalone al di sotto.

Il luogo di pernottamento, tranquillo e semplice per l'accampamento.

C'è chi spende un sacco di soldi per costruire una bellissima casa...

...ma un soffitto stupendo come questo di certo non ce l'avrà in camera!

Secondo giorno. Gli ultimi metri di salita prima di arrivare alla Forcella Tacia fra l'Alta Val del Torre e la Val Venzonassa.

La strada è ripida, è per questo che è stato scelto di pernottare a qualche km dall'inizio della salita, per potersi riscaldare prima del 'crollo dei rapporti'.

La strada a sinistra porta ai Rivoli Bianchi.

Il tracciato di questa pagine invece scende sulla strada a destra.

Val Venzonassa dopo la discesa dalla forcella.

Venzone è laggiù....

Lungo la Val Venzonassa, in una delle salite, si attaversa questo torrentello.

Ottimo per una pausa e prendere da bere.

La strada per salire alla Sella S.Agnese.

Molto sconnessa, usata solitamente per la discesa. Il dislivello è comunque di circa 50m, non si perderebbe troppo tempo anche nel farla a piedi.

Lungo l'ippovia.

Pezzo tranquillo del tracciato, prima dell'arrivo.