• 17 Mag 2020

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

L'inizio del tutto è presso la piazza del paese di Povoletto, un comune pieno di edifici storici al confine della pianura friulana, appena sotto le Prealpi Giulie. Assieme alle sue 11 frazioni contiene diverse ville secolari, la più conosciuta è la Domus Magna a Belvedere, ma non mancano castelli, chiese antiche e oratori.
La zona viene esplorata da numerori percorsi, alcuni dei quali sono Povoletto - Rocche e Castelli, e la salita Cividale del Friuli - Monte Joanaz.
Uscite simili da due giorni sono invece Dogna - Monte Agâr - Sella Bielìga, Val d'Arzino - Malga Teglara e Lateis - Monte Forchia.
Immancabile la condivisione dei tracciati con il ConTOUR FVG, il quale nella terza tappa raggira il Monte Joanaz nel senso inverso rispetto al tracciato di questa pagina.

Si parte dalla piazza di Povoletto tramite la ciclabile FVG4 e lo sterrato che porta al paese di Salt. Superato l'abitato si continua lungo la strada bianca che costeggia il Torrente Torre.
Ad un certo punto il percorso svolta a sinistra per procedere dentro il suo greto su una traccia di circa 500m, comoda all'inizio ma con ghiaia morbida poi. Se si procedesse dritti lungo il sentiero ci si ricongiungerebbe al tracciato dopo un pezzo con stile più trail.
Si oltrepassa il paese di Primulacco per procedere con una sequenza di tratti sterrati e asfaltati.
Si giunge quindi al primo dei diversi guadi della giornata; essendo presso all'inizio del Torrente Malina è quello che possibilmente avrà più acqua.
Un bellissimo sterrato conduce al Borgo Piccoli e poi al paese di Attimis, superato il quale inizia la salita della giornata.

L'ingresso al bosco corrisponde all'inizio dell'ascesa su asfalto con una pendenza abbastanza costante e media attorno al 9%. Praticamente sempre all'ombra permette di prendere quota senza accorgersi guardandosi attorno. Si spunta quindi al paese di Porzus, superandolo salendo con una buona rampa al Monte Uorch e proseguendo quindi su una serie di piccole salite e tratti (quasi) in piano fino a sotto il Monte Carnizza. Un traverso fin sotto alla Malga di Porzus per poi scendere molto velocemente alla Sella di Sant'Antonio, sopra Canebola.

Arriva quindi la seconda salita su strada asfaltata poco mantenuta e con minore pendenza fino al Rifugio Alpino Joanaz, al quale si prosegue sullo sterrato a sinistra, il quale contiene diverse scanalature ma sale con lieve pendenza.
Si arriva quindi allo slargo con la vista che spazia dalla pianura, al mare e alle catene montale circostanti.

Inizia quindi la parte di ritorno, terminando la salita del Monte Joanaz fino al bivio dove si prende la strada/mulattiera che raggira a Nord la montagna.
Comincia quindi una delle diverse discese: praticamente tutte si sviluppano senza grosse pendenze e sforzo ai freni, dall'altra parte al momento della realizzazione del tracciato erano tutte dissestate e quindi uno svantaggio per chi le effettuerà con bici come le gravel, nessun problema per le all mountain.

Una lunga discesa su sterrato a Nord del Monte Joanaz porta all'asfalto che conduce al paese di Montefosca. Una buona discesa porta al ponte e allo sterrato che con salite e discese raggira la montagna e conduce alla valle sul Fiume Natisone. Dalla frazione di Goregnavas si scende allo sterrato per la frazione di Cocianzi. Lì inizia la salita tranquilla su asfalto fino a Cedarmas dove si ritorna allo sterrato, ora con fondo in pietre e sempre in salita.
Terminate queste centinaia di metri ricomincia la discesa su strada bianca, breve tratto sull'asfalto della strada verso il Monte Joanaz per ritornare alla stradina sterrata verso il fondovalle.
I primi chilometri hanno fondo in sassi e dissestato. Quando poi si smolla si scende velocemente fino ai Casali Zamparutti fra Cividale del Friuli e Torreano.

Si è ora nella pianura; procedendo il più possibile su sterrato si pedala nella campagna fra campi e guadi dei canali arrivando quindi al centro del paese di Povoletto.

Il percorso è nato come viaggio da due giorni anche se può essere effettuato senza problemi in una giornata, le due tappe sono rispettivamente di 29km, 1000m e 36km, 500m per un totale di 65km con 1500m di dislivello positivo.
Il tracciato non è fattibile ovviamente in caso di neve e dopo le precipitazioni visti i numerosi guadi sul percorso. Il ritorno è sviluppato per la maggior parte su sterrato; al momento della realizzazione del tracciato non era in buone qualità. Si può comunque arrivare al punto di partenza viaggiando sempre su asfalto e senza passare per strade principali.

Lo sterrato accanto al Torrente Torre.

Scelta fra sterrato nel greto a sinistra o sentiero davanti.

La carrareccia all'interno del greto, solitamente privo d'acqua.

Difficile nella parte finale dei 500m per la ghiaia morbida.

Guado in direzione del paese di Attimis.

Percorso sconsigliato dopo le precipitazioni.

Esempio degli sterrati nella pianura.

Il tracciato si sviluppa il più possibile su strade bianche.

Salita da Attimis a Porzus, tutta su asfalto.

Pendenza media del 9%, abbastanza uniforme nello sviluppo.

Oltre il paese di Porzus segue una buona rampa.

La strada poi si addolcisce fino al traverso e alla discesa.

La seconda salita, dalla Sella di Sant'Antonio al Rifugio Alpino Joanaz.

Ancora meno trafficata della precedente e meno pendente.

Si passa poi allo sterrato che punta alla cima del Monte Joanaz.

Il primo tracciato si ferma allo slargo panoramico alla quota di quasi 1000m.

Il signore Monte Matajur sullo sfondo.

La vista si estende sulle montagne attorno, sulla pianura fino al mare, visibile all'orizzonte.

L'inizio del secondo tracciato, a salire verso il Joanaz.

Fondo dissestato ma scarsa pendenza.

Due tornanti per poi abbandonare la salita alla cima.

Si procede sulla stradina/mulattiera che scende raggirando a Nord la cima.

Dopo una lunga discesa si arriva all'asfalto e quindi al paese di Montefosca.

Al seguito, una ripida discesa porta ad un rigagnolo e allo sterrato.

Fra Montefosca e Goregnavas.

Serie di saliscendi su una vecchia strada, ora a tratti mulattiera.

Segue un ulteriore sterrato che porta verso il lato Est della vallata.

Fuori dai boschi la vista cade sul Monte Matajur.

Una salita fra piccoli borghi porta a scavallare verso la vallata ad Ovest.

Si ritorna nella Valle del Monte Joanaz.

Segue una breve e non pendente salita con fondo in pietre.

Si sente il carico del materiale del pernottamento.

La lunga discesa finale che percorre quasi tutta la vallata su sterrato.

Fondo dissestato e con pietre per i primi 2/3 dello sviluppo.

Nuovamente nell'alta pianura, fra argini e guadi.

Una decina di km veloci da percorrere.