• 6 Set 2020

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

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Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Il percorso di questa pagina ha la salita e la relativa descrizione presente in questa pagina comune al percorso Paluzza - Monte Paularo.
Il tracciato si sviluppa nelle Alpi Centrali del Friuli Venezia Giulia. La salita verso il Monte Paularo ed il seguente traverso offrono un bel panorama: monti Tersadia e Sernio a Sud, il gruppo degli Jôf a Sud-Est, Monte Zermula ad Est, Monte Crostis e Cercivento - Panoramica delle Vette a Ovest, il gruppo del Coglians a Nord-Ovest e l'imperioso Gamspitz a Nord, assieme ai monti Creta di Timau e Cuestalta. La lunga salita concede e ripaga con una vista maestosa sulla buona parte delle Alpi friulane, seguita da stupenda discesa enduro.

L'itinerario ha inizio nel paese di Paluzza su asfalto con lieve salita. Si giunge poi al paese di Ligosullo, di cui tutti si ricorderanno la pendenza; si fiancheggia in seguito il Castel Valdajer, dove inizia lo sterrato. Viene percorsa tutta la vallata per giungere al Lago Dimon e la Casera Montelago, dove la strada bianca termina e inizia il breve sentiero che accompagna alla cima del Monte Paularo. La discesa viene svolta sulla traccia CAI 405, prima sentiero, poi strada sterrata, ed alla fine, giunti a Paluzza, asfalto.

La salita inizia a Paluzza, su asfalto, attraversando poi Treppo Carnico, con una salita tranquilla e senza particolari difficoltà. Diverso è invece il tratto vicino a Ligosullo: una pendenza elevata e costante per un paio di chilometri, al bivio per Castel Valdajer la salita ritorna ad una condizione facile e fluibile.
In prossimità del castello inizia lo sterrato: pendenza bassa, fondo della strada tranquillo, la parte iniziale è nel bosco. Raggiunto il Lago Dimon in pochi minuti lo si raggira, si supera la casera abbandonata e si giunge al parcheggio.

Si è quindi giunti allo slargo dove termina la strada sterrata e inizia il sentiero della salita verso il Monte Paularo posto nel lato opposto del piazzale rispetto alla strada d'arrivo.
Il tratto iniziale consiste in pochi metri di salita ripida su roccia, con la presenza di scalini che ostacolano la pedalata. Subito di svolta a destra per proseguire lungo un sentiero largo e a bassa pendenza; il fondo contiene diversi sassi e rocce che vanno a comporre la difficoltà tecnica.
Il tracciato descritto in questa pagina non include la salita alla vetta, fattibile senza sbagliate lungo il sentiero dedicato.

In breve si cambia versante della montagna, passando ad una discesa. Bassa pendenza e sentiero largo e poco esposto facilitano il passaggio, ostacolato invece da dei pezzi rovinati. Alcuni passaggi sono da fare a piedi.
Segue quindi un breve traverso che conduce alla salita su sentiero, da realizzare portando la bici, per un dislivello di una 50ina di metri circa.
Si è quindi giunti all'inizio della vera discesa.

La discesa è composta da due spezzoni: il primo fino alla Malga Pramosio, il secondo fino al paese di Cleulis.
Il primo spezzone è tutto su sentiero composto da serie di tornanti nella parte alta, per poi passare a rettilinei allo scendere. Inizialmente la pendenza è elevata ma non particolarmente spinta. Il fondo del sentiero è stretto e contiene spesso scalini o pietre da evitare. Tutto ciò non rende il percorso non ciclabile a chi ha tecnica.
Un ampio quanto scorrevole tornare fa terminare il sentiero sulla strada sterrata davanti alla Malga Pramosio.

Ha quindi inizio la seconda discesa che può semplicemente essere svolta lungo la larga strada che collega la malga al fondovalle.
Ma MTB Friuli ha voluto metterci del suo: un sentiero taglia i tornanti scendendo quasi dritto verso il paese. Nella parte alta non abbiamo potuto utilizzarlo essendo ancora interrotto dagli alberi caduti con Vaia.
Non serve molto però per raggiungere la parte aperta del sentiero e tagliare i tornanti dello sterrato. In generale il sentiero non presenta particolari difficoltà; prestare sempre attenzione quando si esce sulla strada e lasciare sempre la precedenza agli escursionisti - i sentieri sono nati per loro.

Lo sterrato dalla malga diventa strada asfaltata all'ingresso al paese di Cleulis.
Una svolta a sinistra permette di evitare la statale passando per il borgo di Moscardo. Rettilineo in discesa sulla statale per abbandonarla lungo il prato e prendere la stradina che passa accanto alla Torre Moscarda. Nuovamente in discesa di arriva subito alla cittadina di Paluzza, anche stavolta andando a concludere il tutto con un pezzettino su sentiero.

Il percorso è fra i classici in Regione e va a rappresentare bene cosa significano "salita", "panorama" e "discesa" in Friuli. Senza dimenticare la fatica, lo sviluppo è di 31 con 1500m di dislivello positivo.
Vista la posizione e la quota raggiunta il percorso è realizzabile nel periodo estivo. Da evitare le giornate successive alle precipitazioni e giornate a rischio pioggia: la vicinanza al gruppo del Coglians rende più frequente l'accumulo delle nuvole e la conseguente pioggia, pericolosa nella parte del traverso e nella prima discesa.
MTB Friuli ringrazia Francesco, Massimiliano, Stefano, Gianmaria, Michele, Francesco, Antonio per la partecipazione.

Tratto iniziale oltre Paluzza.

Riscaldamento fino a Treppo Carnico.

Salita a Ligosullo.

Il tratto più ripido del tracciato.

Oltre Ligosullo, incrocio per il Castel Valdaier.

300m di salita per terminare l'asfalto.

Castel Valdaier.

Castello dell'800, diventanto poi albergo ed attualmente chiuso.

Prosecuzione su sterrato verso il Monte Paularo.

Pendenza bassa, soprattutto nella parte iniziale nel bosco.

Al cambio versante, passaggio ai prati.

In vista l'evoluzione della salita.

La parte alta.

Spesso fondo rovinato dall'acqua.

Il bellissimo Lago Dimon.

Raggirato in bici dall'alto.

Prima parte del sentiero.

Salita su fondo spesso dissestato.

Attorno al Monte Paularo, il tratto peggiore.

Evitare giornate con/successiva alla pioggia.

Verso la forcella, l'inizio della vera discesa.

Diversi tratti scavati.

Il traverso, sentiero con bordo.

Comunque largo a sufficienza per pedalare.

La parte della prima discesa con tornanti.

Sentiero e curve stretti.

All'abbassarsi, nei pressi della Malga Pramosio.

Sentiero ora con bei rettilinei.