• 3-4 Gen 2014

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Questo percorso è adatto ad una gita invernale di due giorni in mtb permettendo un bel panorama, strada che ci si ricorderà e un rifugio che mette a disposizione tutti i comfort. Il rifugio si trova alla quota di 1168 m, esposto a Sud-Est, con un bel piazzale antistante: adatto ai pernottamenti invernali, dando inoltre la possibilità di salire fino a 1400 m lungo la strada adiacente.
La Val Aupa si trova nella zona di passaggio dalle Alpi Giulie alle Carniche, in vicinanza al paese di Resiutta, collegamento alla pista ciclabile Alpe Adria nella tappa n.4 del ConTOUR FVG.
La salita, nonostante le pendenze siano elevate, si sviluppa su asfalto e sterrato di ottime condizioni, tanto che la difficoltà tecnica associata è bassa (le tre stelle sono dovute alla discesa). Gli altri percorsi invernali come Lateis - Monte Forchia e Cimolais - Val Cimoliana - Rifugio Pordenone invece, date le posizioni morfologiche, le altitudini, la posizione, richiedono una preparazione maggiore.

Nota: la presentazione di questo itinerario è strettamente legata alle condizioni ambientali che abbiamo trovato! Si consiglia di valutare il meteo e le condizioni neve per giri di questo genere.

EQUIPAGGIAMENTO

Come si vede nelle foto di questa pagina, il rifugio mette a disposizione un sacco di cose: legna, bracere, acqua (la fornata era aperta, ma era il 2014, quando la neve era un sogno), rifugio aperto con tavoli, sedie, stufa, due letti attrezzati e due con solo la rete.

Noi abbiamo portato in ogni caso tutto l'equipaggiamento. Cos'è l'equipaggiamento? Guarda la pagina sull'attrezzatura.

GIORNO 1: SALITA

Il paese di Moggio Udinese mette a disposizione molti parcheggi. L'inizio del tracciato si svolge su una strada provinciale, ma non c'è da preoccuparsi, il traffico non è elevato in quella zona.

Dopo un paio di km si svolta a destra e si prende la strada che attraversa il paese Pradis e conduce verso il rifugio. La strada è completamente asfaltata, la salita presenta pendenza sostenuta, non troppo elevata. Sono presenti alcune decine di metri "pianeggianti" ogni tanto: ci si può fermare a prendere fiato.

Si sale lungo il versante Est della Val Aupa per passare al versante Ovest della Val Alba. Si cambia vallata e si cambia pendenza, si passa dal 13% al 15%.

Al procedere si raggiungono i 1040m di quota, dove a fianco della strada è presente un parcheggio, limite per le auto, dal quale parte un sentiero per il Rifugio Vualt (20 min a piedi). Un cartello indica che, procedendo invece sulla strada, a piedi servirebbero 30 min per arrivare al rifugio. Le cose molto più interessanti per i ciclisti: sono permessi due minuti di pausa nel parcheggio, si è usciti dal bosco e si ha una bella visuale della vallata – perfetta per una sosta, la pendenza della salita si attenua a partire da un paio di centinaia di metri di distanza oltre il parcheggio.

In breve si raggiunge il rifugio. Il percorso per navigatore procede oltre, questo è dovuto alla mancanza di neve in vicinanza del rifugio quando è stato effettuato il giro. Fatta tutta quella salita, bisogna pur raggiungere la neve, vero?!
Il tracciato procede fino alle rovine di un vecchio edificio, poco prima della fine della strada, e poi ritorna al Rifugio Vualt.

Come per ogni giro due giorni, si consiglia di preparare tutto il necessario per la notte prima che faccia buio. Si consiglia di accendere il fuoco con largo anticipo, capita spesso che il legno sia molto umido e 'ostile' nell'accensione.

Una piccola passeggiata nei dintorni del rifugio probabilmente regala la vista di caprioli o cervi del bosco, una camminata consigliata è il sentiero CAI 425 che dal rifugio porta alla Forcella Vualt.

GIORNO 2: DISCESA

La discesa parte dal piazzale del rifugio, percorrendo alcune centinaia di metri lungo un sentiero. Esso presenta un solo svantaggio, l'attraversamento del rivolo di un piccolo torrente; tuttavia, è facilmente evitabile prendendo dal rifugio la strada percorsa in salita.

Si passa quindi alla strada con fondo asfaltato e molti tratti rettilinei, la strada della salita. In pochi minuti si raggiunge il passo che porta alla Val Aupa. A quel punto si gira a sinistra, passando allo sterrato.

La pendenza è forte, seguono molte curve con decisa esposizione e si presentano due ponti con fondo in metallo, sui quali è facile scivolare in caso di pioggia. In breve si raggiunge il paese di Moggio, dal quale si è partiti il primo giorno, raggiungendo velocemente il parcheggio.

Questo tracciato contiene molti vantaggi, come il rifugio, e svantaggi, come le pendenze. In totale, la lunghezza del tracciato è di 22km per 1100m di salita.

Tratto finale della salita.

La pendenza si aggira sul 14% per buona parte della salita. Tuttavia, il fondo della strada è asfaltato per tutta la lunghezza.

Arrivo al Rifugio Vualt.

Come si vede, il rifugio possiede un bel piazzale.

Rifugio Vualt.

E' presente una fontana (trovata aperta) e mette a disposizione legna per il fuoco. Inoltre, il locale (Gennaio 2014) era aperto, con sedie, tavolo, stufa e due letti all'interno.

La strada prosegue oltre il Rifugio Vualt.

La pendenza è una costante.

Percoso invernale, con i suoi vantaggi e svantaggi.

Anche le bici hanno bisogno di riposare.

Il piazzale del rifugio presenta molto spazio, panchine, tavoli e un bellissimo panorama.

Panorama serale.

Tramonto, alle 17.29.

Fermarsi in montagna la sera ha il suo perché.

Panorama, Monte Chiavals.

Il Rifugio Vualt, oltre a tutto quello che è già stato scritto, mette a disposizione un bracere e strumenti per cucinare.