• 3-4 Gen 2017

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

L'escursione rappresenta il desiderio di un'uscita "due giorni" in inverno: la passione per la bici, la maestosità delle Alpi - Dolomiti ed una notte in montagna. La Val Cellina, bacino principale, e le vallate interne, ed in particolare la Val Cimoliana, sono stupende per il loro sviluppo e le possibilità che offrono in tutte le stagioni: sia d'estate, con uscite su sterrato e sentiero, come i percorsi Erto - Vajont e Claut - Forcella Clautana - Impronte dinosauro, sia d'inverno, come descritto in questa pagina. Niente di meno, anche il percorso ConTOUR FVG, che percorre tutta la regione mostrando i paesaggi, gli ambienti e i centri storici migliori, effettua il ritorno dalle montagne al mare nel Giorno 7 passando proprio per il paese di Cimolais, termine della tappa.

Nota: la presentazione di questo itinerario è strettamente legata alle condizioni ambientali che abbiamo trovato! Si consiglia di valutare il meteo e le condizioni neve per giri di questo genere.

EQUIPAGGIAMENTO

Arrivare a destinazione e accorgersi che manca qualcosa non piace, vero?
L'equipaggiamento consigliato è riportato nella sezione Attrezzatura Generale, in questo caso si compone di sacco a pelo e materassino, fornello (kit da cucina)¹, set di primo soccorso², torcia, vestiti invernali soprattutto per la notte e cibo, oltre all'attrezzatura per la bici. Consigliato portare ramponi o simili nel caso sia presente del ghiaccio sul percorso.
Presso il Rifugio Pordenone si trova una fontana ed un ricovero invernale, stupendo e di recente realizzazione. La prima è funzionale se la temperatura non è troppo bassa, la seconda è utilizzabile, non dispone (alla data in cui è stato fatto il giro) di letti.

[1] Il percorso si sviluppa all'interno del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, è quindi vietato l'utilizzo del fuoco.
[2] La vallata non è coperta dalla rete telefonica.

GIORNO 1: CIMOLIANA

Si parcheggia all'ingresso dell'abitato di Cimolais (Thimolei per gli amanti dei dialetti locali) dal quale si snoda uno sterrato che segue il Torrente Cimoliana. Si supera subito una stazione estiva per il pedaggio, per i turisti che vogliono salire parte della valle in macchina.
La strada è principalmente asfaltata e sale con pendenza debole e costante. I primi chilometri costeggiano il Torrente Cimoliana, di notevole bellezza, assieme ai ponticelli in legno che lo scavalcano.
In questo tratto a metà salita la vallata è abbastanza stretta e con poca esposizione al sole: questo può causare la presenza di ghiaccio. In tal caso ogni metro richiede una dose di attenzione tripla rispetto al normale.

La seconda parte della valle risulta più ampia, assieme al greto del fiume che si allarga; la strada attraversa alcuni tratti alberati molto suggestivi. Tratti nevosi del percorso si alternano a tratti ghiacciati che richiedono molte energie per rimanere in equilibrio e procedere.

Nel tratto finale, approssimativamente oltre i 1000m, la pendenza aumenta. Il percorso è ancora su strada, rispecchiando per molte caratteristiche il percorso "due giorni" invernale Moggio Udinese - Rif. Vualt.

Un cartello segnala la prossimità del Rifugio Pordenone: una cinquantina di metri di dislivello ancora. La forma ritagliata del rifugio si disegna fra i rami degli abeti che lo circondano. Si attraversa su sentiero l'alveo del torrente, una 50ina di metri, e la successiva salita al rifugio su mulattiera con termine su scalinata.

Come per ogni giro "due giorni" si consiglia di preparare tutto il necessario per la notte prima che faccia buio. Una piccola passeggiata nei dintorni del rifugio probabilmente regala la vista di animali del bosco che corrono fra gli alberi poco distanti.

GIORNO 2: MONTANAIA

Il risveglio nei pressi del Rifugio Pordenone è segnato da una bassa temperatura: se la muraglia delle montagne attorno ha fornito una vista nottura alla Via Lattea, durante la mattina ostacola l'arrivo dei caldi raggi solari.
Dal rifugio inizia la camminata sul sentiero CAI 353, comodo all'interno del bosco sopra il rifugio, sale poi all'interno della Val Montanaia su greto roccioso, con ciò che ne consegue.
Arrivati a circa metà della salita si apre la vista sul Campanile di Val Montanaia, unico ed indimenticabile.
Un tratto stretto, spesso coperto da ghiaccio, porta all'atrio ampio sotto il campanile. Passando per l'attacco della Via Normale per la cima, si ritorna al sentiero per giungere infine al Bivacco Perugini, termine della salita.

Dopo l'immancabile pausa presso il bivacco inizia la discesa. Questa si svolge completamente lungo lo stesso percorso della salita, sia per la parte trekking che per quella di mountain bike. Non esistono particolari avvertimenti per la discesa.

Questa esperienza concede molto ed i ricordi di un giro come questo non vengono certamente dimenticati il giorno dopo.
Il multidisciplinare mtb - trekking può essere realizzato durante tutto l'anno, anche se il periodo consigliato è quello non estivo. Lo sviluppo consiste in una distanza totale di 32.6 km, di cui all'andata circa 13.5 km su sterrato in mtb e 3 km di salita a piedi su sentiero. Il dislivello rispettivo è di 700 m e 850 m, con un totale di 1550 m di dislivello positivo.
MTBFriuli ringrazia Alberto per la partecipazione.

Prima edizione, anno 2013.

Fondo ghiacciato.

Prima edizione, anno 2013.

Al salire, neve sulla strada.

Prima edizione, anno 2013.

Discesa: gara di equilibrio.

Partenza dal parcheggio di Cimolais.

Misto di asfalto e sterrato lungo il Torrente Cimoliana.

A metà salita, nello stretto del canalone Cimoliana.

Tratto con la più bassa temperatura e spesso ghiaccio sul fondo.

Il tratto della foto precedente visto dal ponte.

Parte in salita, moderata, in cui considerare la tenuta delle ruote.

Al salire, la valle si allarga.

Si nota la temperatura maggiore dall'ambiente arboreo con faggi a quota maggiore rispetto agli abeti visti precedentemente.

Il guardo sul Torrente Cimoliana.

Strada ben mantenuta e quasi sempre agevole.

La Val Cimoliana curva da Nord-Sud a Ovest-Est.

Foto nei pressi della Casera Pian Pagnon.

Rifugio Pordenone.

Fine della prima tappa.

Il nuovo ricovero invernale presso il Rifugio Pordenone.

Davvero indimenticabile.

Sentiero CAI 353 verso il Campanile di Val Montanaia.

La parte centrale si trova in un greto, fondo roccioso.

La parte superiore invece gode di un buon sentiero.

Monti Cima Grande e Cadin di Toro sullo sfondo.

Campanile di Val Montanaia.

Il fulcro del secondo giorno.

L'attacco della Via Normale al Campanile.

Famosa via alpinistica, molto frequentata d'estate.

Bivacco Perugini e Campanile di Val Montanaia.

L'inizio della discesa.