• 16 Ago 2020

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

Un'altra uscita nelle Dolomiti Friulane, un'altra volta nelle montagne stupende nel circondario di Forni di Sopra.
All'ingresso della vallata i monti hanno le sembianze delle Alpi Carniche; più ci si addentra, più si vede il cambio di forma, di quota, di vegetazione. Si entra nelle Dolomiti.
La zona è un transito fra la Carnia ed il Cadore: le vallate si allargano, le strade mantengono l'approccio carnico, noto per la sua ripidità.
Tantissimi sono ormai i tracciati nel circondario, come gli enduro di Forni di Sopra - Malga Tartoi - Malga Lavazeit, Forni di Sopra - Malga Tartoi - Malga Tragonia, Forni di Sopra - Gravity Park, ai più classici come Forni di Sopra - Rif. Giaf - Estivo e ai misti bike-trakking come Forni di Sopra - Rif. Paccherini - Monte Pramaggiore.

L'inizio è dal borgo di Davost proprio sopra il Fiume Tagliamento, a pochi chilometri dalla sua fonte.
Si passa subito allo sterrato lungo l'Anello di Forni ossia la pista da sci da fondo. Procedendo in maniera quasi pianeggiante si costeggia il corso d'acqua fino ad una svolta a sinistra, il passaggio alla Val di Giaf. Subito la strada cambia l'approccio diventando una salita. Un guado e una curva a destra porta all'asfalto.
In breve la pendenza aumenta ancora; il ponte che riporta al lato destro e meridionale della vallata corrisponde al termine della parte aperta ai veicoli. Si passa dall'asfalto al fondo in cemento o tassellato. Il chilometro e mezzo successivo ha una pendenza media del 17%.
Al salire finiscono i pezzi su cemento per procede su sterrato. La pendenza diminuisce (qualcosina) fino allo slargo innanzi al Rifugio Giaf.
Dalla chiesetta inizia una rampa su cemento che porta a terminare la salita praticamente all'ingresso del rifugio.

Lo si raggira procedendo sul sentiero 341, un largo sentiero all'interno del bosco. Poco dopo viene attraversato un rigagnolo; oltre si prosegue la comoda discesa fra gli abeti.
Una curva a sinistra porta all'uscita dalla selva e l'ingresso al traverso all'aperto, con vista su Forni di Sopra e la salita fatta finora.
Subito è da prestare attenzione all'attraversamento di un ghiaione, da fare a piedi. Oltre il sentiero restringe la sua larghezza ma senza ostacolarne la percorrenza.
Si ritorna al bosco per giungere in breve al bivio e all'inizio della discesa: questa è ben segnalata e non deve essere confusa con la prosecuzione del sentiero 341 verso il Passo Mauria.

Inizia allora la discesa sulla prima parte con dei tratti dritti che affontano in pieno il versante facendo slalom fra gli alberi, muovendosi liberamente senza il margine ben netto di un sentiero.
Allo scendere si stringono sia le curve che il sentiero stesso; cambia la flora ed il fondo, prima con la presenza di diverse rocce, ora con numerose radici.
Ci si accorge dell'avvicinamento alla località di Nuoitas al inverdirsi della vegetazione sul terreno. Scompare il fogliame ed emerge il fondo fangoso che compone i due tornatini e il finale del singletrack, uscendo sulla strada.

Piccolo tratto sterrato porta alla località di Nuoitas dalla quale si procede in discesa su asfalto. Ormai nel fondovalle le pendenze sono lievi ma fanno scendere bene, velocemente e comodamente riagganciandosi alla pista di sci da fondo, ora dall'altro lato del Fiume Tagliamento.
Si sbuca così senza difficoltà alla località Davost, il punto di partenza.

Il percorso ha una lunghezza di 13km con 550m di dislivello positivo. Percorribile nei mesi estivi non presenta particolari difficoltà tecniche se non l'attenzione da prestare nei traversi sui ghiaioni lungo il sentiero 341.
Di certo la salita al Rif. Giaf non è da meno con le sue sorelle nella stessa vallata, richiedendo un buono sforzo fisico.
MTB Friuli ringrazia Manuel e Ivan per la collaborazione.

L'inizio lungo la pista di sci da fondo.

Ottimo riscaldamento per ciò che verrà.

Parte bassa della salita al Rif. Giaf.

Pendenza alta e senza pause.

Arrivo al Rif. Giaf.

Il sentiero 341, traverso fra rifugio e discesa.

Tre passaggi su ghiaione, prestare attenzione.

Sentiero stretto ma non esposto.

Vista sempre sulla vallata e sul Varmost.

Presso il bivio fra sentiero 341 e discesa Stalinouf.

Proseguire dritti sulla cresta.

Inizio della discesa verso Nuoitas.

Prima parte con bei rettilinei.

Passaggio alla parte inferiore del pistino.

Finale della discesa a Nuoitas.

Fondo fangoso in caso di pioggia.

Il ritorno tranquillo a Forni di Sopra.

Ottimo defaticamento.