• 7 Mag 2023

  • Zona: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà fisica: mtb friuli percorsi per bici

  • Difficoltà tecnica: mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

mtb friuli percorsi per bici

Percorso, indicazioni, consigli

Descrizione

La zona di Piancavallo si distingue dal circondario per la muraglia che va a erigersi sulla pianura pordenonese.
Le montagne infatti hanno quote elevate pur avendo le loro basi sulla pianura, senza colline antestanti.
Ciò fa sì che durante salita e discesa ci siano viste su tutta la pianura: con cielo terso la vista spazia lungo tutta la costa del Golfo di Trieste e fino alla città di Venezia.

La partenza è dal centro della frazione di Dardago. Attraversato il paese si oltrepassa il torrente Artugna, solitamente secco. Si procede su sterrati e sentieri con fondo in pietre fino al successivo guado, da fare a piedi, che riporta alla strada.
Questa procede per tre tornanti fino all'arrivo alla sbarra, il blocco per le automobili. La salita prosegue su asfalto, dentro il bosco, con pendenza costante. All'avanzare il fondo diventa quasi uno sterrato grazie al ghiaino sul fondo.
Si entra nella vallata fino all'arrivo ad uno slargo con vista sulla gola e la parete verticale del monte di fronte.
Lì inizia la prima serie di tornanti, analoga al tratto precedente come pendenza e fondo ma diversa in quanto si apre la vista sulla pianura.
Rettilineo, seconda serie di tornanti e altro rettilineo segnano l'arrivo alla località Sauc. Termina la Ciclabile Venezia delle Nevi.

Breve parte su asfalto per deviare a destra e affrontare la serie di tornanti su sterrato per scollinare nella zona sciistica di Piancavallo.
Viene attraversata la cittadina e si sale verso il Colle delle Lastre.
Passaggio a strada sterrata dove, in meno di 1 km, si arriva al sentiero che in leggera salita porta ad una sella: l'inizio della discesa.

Prima parte su sentiero, media esposizione, passaggi con rocce e scalini. Non semplice, richiede tecnica ed esperienza.
Passaggio di fronte alla Casera Casaratte e allo sterrato. Poche centinaia di metri per deviare a destra su sentiero e attraversare fino alla successiva forcella.
Seconda discesa che inizia su prato per attraversare un bosco. Scorrevole e semplice nel prato, diventa più tecnico e difficile e pendente nella seconda parte.
Si giunge ad uno slargo e al traverso su strada attorno alla Casera Barzan. Poco meno di 1 km da pedalare per arrivare al terzo sentiero in discesa.

Ora si scollina sul versante esposto sulla pianura: ottima vista panoramica ma, attenzione, è meglio guardare il sentiero. Non è infatti semplice. Inizialmente scorrevole con curve e pendenze medie. Senza particolari ostacoli.
Si curva verso destra, puntando verso Ovest. Segue parte difficile con tratti davvero pendenti, stretti e rocce.

Si entra nel bosco con difficoltà che diminuisce leggermente. Si sbuca su asfalto secondario per poche centinaia di metri, deviando quindi a destra. Quarto sentiero della discesa, più scorrevole delle sezioni precedenti e iniziano le curve strette e tornanti.
Si sbuca su asfalto per oltrepassare un suo tornante ed arrivare ad un incrocio di sentieri. Si procede con quello in discesa a sinistra.

Segue la quinta discesa, scorrevole ma con maggiore richiesta di tecnica, proporzionale alla velocità. Allo scendere si arriva su un pistino con curve attrezzate e rampe di salto.
Ciò fa scendere e un sentiero fa risalire un po' per riprendere la via del ritorno.
Si ritorna su sterrato per attraversare la statale, costeggiare un maneggio. Piccola salita per giungere all'ultima sezione della discesa.

Ora i sentieri sono molto più scorrevoli e privi delle difficoltà incontrate prima. Si scende quindi agevolmente fino ad incrociare uno sterrato. Questo fa da congiunzione con il successivo e ultimo sentiero che, con un mix di traversi, salitine e discese, riporta al lato sinistro del Torrente Artugna, arrivando allo sterrato fatto inizialmente.
In pochi minuti si ritorna alla piazza di Dargago, termine della gita.

Il tracciato ha uno sviluppo di 33km con 1350m di dislivello positivo. Il terreno della zona lo rende percorribile per diversi mesi, facendo eccezione al periodo invernale quando la neve ostacola il passaggio nella parte alta. Portarsi acqua durante l'estate.
MTB Friuli ringrazia Michele per l'organizzazione dell'uscita; David, Gianmaria, Davide, Francesco, Lamberto, Giancarlo, Francesco per la partecipazione.

Discese da Piancavallo.

Grazie Michele per il filmato.

Tratto iniziale fra Dardago e l'inizio della Ciclabile Venezia delle Nevi.

Stradina e sentieri con fondo in pietre.

Nei pressi del passaggio all'asfalto.

Guado del torrente da fare a piedi.

Collegamento all'inizio della ciclabile.

Vista sulla prossima montagna da affrontare.

Esempio della Ciclabile Venezia delle Nevi.

Parte oltre la Forra Cunaz, vista sulla pianura.

A fine ciclabile, collegamento a Piancavallo.

Evitabile lungo l'asfalto.

Arrivo su sentiero a Piancavallo.

La cittadina verrà attraversata per procedere sul lato Est.

Inizio dello sterrato che porta alle discese.

Completamente nel bosco e pianeggiante.

Primi metri di discesa: rocce che fanno scalini.

Casera Ceseratte sullo sfondo.

Sentiero di collegamento alla seconda discesa.

Tutto pedalabile.

Parte sopra della seconda discesa.

Facile nel prato, più tecnica e ripida nel bosco.

Passaggio accanto alla Casera Barzan.

Circa 1km da pedalare per la forcella sullo sfondo.

Inizia allora la terza sezione, con ampia vista sulla pianura.

Scorrevole e non esposto nella parte superiore.

Passaggi molto pendenti nella parte successiva.

Quasi obbligatorio l'uso di protezioni.

Sezione successiva, ora nel bosco.

Più fluida e con meno ostacoli rispetto alla precedente foto.

Breve raccordo su asfalto per arrivare alla 4a discesa.

Ripida e con tornati, richiede tecnica.

Per la quita discesa, tenere completamente la sinista (sentiero non visibile nella foto).

Come sopra, esperienza necessaria.

Verso il fondovalle.

Tutto più semplice e scorrevole.

Collegamento finale al sentiero fatto all'inizio.

Mix di saliscendi.